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12 Maggio 2003 - 01 Novembre 2004
Serie D/I: la sintesi della 9.a giornata
Il punto Campionato che domenica dopo domenica rivela sempre più equilibrio tra i valori in gioco in una giornata da rivolta dei peones contro lo strapotere delle prime della classe. Va di lusso alla Paganese: succede infatti che il Modica ci rimette le penne, e l’imbattibilità stagionale, in quel di Sapri e che il Giarre non vada oltre il pari interno al cospetto della Folgore, così che grazie alle disgrazie altrui gli azzurrostellati si ritrovano ancora capolisti nonostante la debacle nel derby di Pomigliano. Ma la concorrenza nei piani nobili si fa agguerrita con sei squadre assiepate nel giro di due punti: e sul secondo gradino del podio torna a fare capolino pure l’Alcamo, che di misura riesce ad avere la meglio sulla Rosarnese. Si rifà sotto anche la Vibonese dopo il successo su un Cosenza 1914 il cui blasone non si addice ad una classifica sempre più precaria. Situazione in evoluzione pure nella seconda metà della graduatoria: contro l’Adrano il Milazzo cancella lo zero nella casella delle vittorie e lascia lo scomodo ruolo di cenerentola al Marsala, che dopo la burrascosa rottura con mister Leto va incontro all’ennesima disfatta sul “neutro” di Polla, ultima vittoriosa tappa dell’esilio in campo neutro di Casertana in timida risalita. Sempre più malmessa invece la Rossanese, che tra campionato e Coppa Italia colleziona la quarta debacle di fila: oggi è la volta del Trapani a sbancare il “Rizzo” dove Zampollini sta ancora cercando la formula magica per non essere inghiottiti dalle sabbie mobili. Curiosità: delle 23 reti realizzate ben cinque sono di provenienza esotica. Nella speciale graduatoria Sudamerica batte Africa 3 a 2: agli acuti degli argentini Garrone e Suarez e del brasiliano Bertolucci hanno risposto solo il negeriano Okolie e il senegalese Sene.
Alcamo-Rosarnese 1-0: il più brutto Alcamo visto al “Catella” in questo avvio di stagione: contro una Rosarnese che si rivela avversario tignoso e poco disposto a fare sconti i padroni di casa decisamente molli sulle gambe “ballano” parecchio in difesa per tutta la prima frazione, tentando solamente qualche sporadica sortita in contropiede dalle parti di Vadalà. Alla fine il match viene deciso da un episodio: un lancio millimetrico di Lo Bue mette Lupo nelle condizioni di involarsi verso la porta reggina costringendo Papasidero al fallo da ultimo uomo appena dentro l’area: rigore e conseguente cartellino rosso per il difensore amaranto, dal dischetto lo stesso Lupo si incarica di trasformare il punto che proietta i bianconeri ad un punto dal paradiso.
Casertana-Marsala 2-0: ultima in campo neutro a porte chiuse per la Casertana, che tra quindici giorni contro la Folgore farà finalmente ritorno al “Pinto”. In casa del Marsala invece non c’è spazio per facili ottimismi: la notizia dell’ultim’ora è il burrascoso addio alla panchina di mister Leto a causa di insanabili divergenze con la società, con la conseguente promozione a tecnico dell’ex D.S. Enzo Domingo. In campo gli azzurri, a parte una traversa colpita da Sorrentino nel primo tempo, finiscono in balia dei “falchetti” padroni del campo per quasi tutta la gara. La rete che spezza l’equilibrio al 62’: Bertolucci brucia in velocità tutta la difesa avversaria su un lancio di Barone, Guaiana è costretto a sbarrargli la strada con le maniere forti all’ingresso dei sedici metri. Rigore ineccepibile che lo stesso Bertolucci non fallisce. Lo zampino del brasiliano anche sul raddoppio rossoblu: riceve palla ancora da Barone e cambia gioco su Costa ben appostato ai limiti dell’area lilibetana, conclusione di controbalzo del numero nove rossoblu che non dà scampo a Guaiana chiudendo di fatto la contesa.
Cosenza FC-Siracusa 3-0: un Cosenza finora piuttosto asfittico in attacco rifila una tripletta a quel Siracusa la cui porta, prima dell’infausta trasferta al “San Vito”, non incassava gol da 371 minuti. Sugli scudi ancora Gallicchio, che apre le marcature al 35’ su un rigore concesso dopo un atterramento di Giacalone ai danni di Garrone nei sedici metri aretusei. Si mette male per il Siracusa al 41’, quando Cicchetti lascia i propri compagni in dieci rimediando l’espulsione per un brutto fallo di Giacalone su Garrone. Lo zampino della punta ex Ragusa e Isernia anche nell’azione del raddoppio: suo il cross per l’incornata vincente di Garrone. Infine ancora tocca ancora a Gallicchio infierire al 79’, quando con opportunismo approfitta di un errato disimpegno di Casisa per concedere il proprio bis personale.
Giarre-Folgore Castelvetr. 2-2: dopo un finale incandescente restano le recriminazioni per il Giarre per tre punti sfumati in modo rocambolesco che potevano proiettare gli etnei in vetta alla graduatoria. Non ruba comunque nulla una Folgore come al solito per nulla remissiva neppure quando gioca in campo avverso: il primo squillo è proprio dei rossoneri, che passano a condurre già al 14’ quando su una punizione dal vertice sinistro dell’area di Tarantino Canale si lascia cogliere impreparato. Cinque minuti più tardi riequilibra le sorti dell’incontro Senè, che ribadisce in mezza girata in fondo al sacco una conclusione di Torre dalla traversa. Sembra fatta per i padroni di casa al 70’: Calì dalla sinistra centra per Torre, appoggio per l’accorrente Aiello che dal limite non dà scampo a Tilaro. Ma all’80’ un mani di Vadalà sulla linea di porta costa l’espulsione al centrocampista giarrese e il penalty che La Vaccara trasforma per la definitiva parità. Finale da far-west dopo che Aiello si vede annullare al 94’ la rete del possibile successo gialloblu per un fallo sul diretto marcatore: fitto lancio di uova in campo con gli ospiti a lungo assediati negli spogliatoi e costretti a lasciare lo stadio solo attraverso un’uscita secondaria.
Milazzo-Adrano AB Auto 2-1: Riganò fa pace con la società, si rimette a disposizione del mister Di Maria e come d’incanto il Milazzo trova il primo successo in campionato. Nel replay della sfida infrasettimanale di Coppa Italia il risultato si inverte sorridendo questa volta ai mamertini capaci di sopperire con la grinta e la determinazione agli evidenti limiti tecnici. Rossoblu avanti al 50’: dalla sinistra Guido mette in mezzo, finta di Riganò per Morabito che indovina l’angolo giusto. Gli ospiti impattano al 76’ grazie ad una calibrata punizione dal limite di Garufi che Saia riesce solo a sfiorare, ma la parità dura appena tre minuti, il tempo per il tempo per il “figliol prodigo” Riganò di fare centro di esterno destro su assist di Scozzafava.
Pomigliano-Paganese 2-1: disco rosso per la Paganese in un “Gobbato” stracolmo. Per quanto di vede oggi in campo si fa fatica a credere che la capolista sia quella in maglia azzurrostellata: un Pomigliano tutto grinta e cuore mette alle corde l’undici di De Feo, che fa leva sul mestiere dei propri difensori per far fronte alle scorribande degli sguscianti Di Sabato e Mandarano. I granata coronano i propri sforzi al 61’, quando un insidioso spiovente da sinistra di Bonetti beffa Masullo infilandosi sul palo opposto. Da manuale poi l’azione del raddoppio granata: contropiede tutto di prima giocato palla a terra, da Gelotto a Mandarano a Cesariello, conclusione dal limite a pelo d’erba di quest’ultimo che gonfia ancora la rete ospite. Serve solo a salvare l’onore per gli azzurrostellati la rete di Suarez, che di testa corregge in rete un corner di Cangiano quando è ormai l’89’.
Rossanese-Trapani 1-2: anche il Trapani, che in trasferta aveva finora raccolto un punto in quattro partite, esce con i tre punti dal “Rizzo”. Non ne va bene una ad una Rossanese che macina gioco e occasioni: prima su un cross di Camarda Tortora fa da sponda per Santosuosso sulla cui conclusione a colpo sicuro Mistretta si oppone da campione, quindi una botta a colpo sicuro di Di Maggio viene respinta sulla linea di porta da Cannistraro. Sulla prima sortita offensiva per contro il Trapani trova il vantaggio quando al 25’ Okolie scatta sul filo del fuorigioco su un lancio di Bifara e infila Rizza in uscita. Al 66’ i rossoblu si rimettono in corsa: punizione dai venti metri di Camarda, sulla traiettoria si inserisce Morano e Mistretta è battuto. I bizantini si riversano in avanti, ma si espongono inevitabilmente al contropiede venendo castigati all’89’ da Bifara, scattato in posizione dubbia su un lungo lancio di Di Girolamo
Sapri-Modica 2-1: e cadde anche l’imbattibilità del Modica, unica squadra finora senza macchia del girone. Non fa comunque un grinza il successo di un Sapri, che dopo lo spavento iniziale procurato da Di Raimondo, che a pochi passi dalla porta non approfitta di uno svarione collettivo della retroguardia di casa, mette alle corde la vicecapolista per tutta la prima frazione, chiusa in vantaggio grazie al sinistro vincente da lontano di Lio datato 20’. Buon momento per il Modica tra il 65’ e il 75’, con i rossoblu che impattano le sorti dell’incontro grazie a Catania, abile a ribadire alle spalle di Russo una conclusione di Bernardi respinta dal palo. Ma è in agguato il bomber Sparacio, a cui riesce il tap-in vincente su una punizione di Di Maio respinta dal palo a nove minuti dal termine per il punto decisivo a favore dei cilentani.
Vibonese-Cosenza 1914 1-0: senza soffrire troppo la Vibonese torna al successo e a riassaporare profumo di alta classifica. Risolve già al 12’ capitan Cordiano, puntuale alla deviazione vincente di testa su angolo di Cornacchione. Poi gli ipponiani sfiorano a più riprese il raddoppio: un palo colpito da Basilico a portiere battuto, un miracolo di Panico su Fanelli e uno spunto in velocità di Crupi fermato in extremis da un difensore avversario le occasioni più ghiotte per chiudere il match. Per contro un Cosenza che si distingue solo per il nervosismo (espulsi sia il mister Marulla sia il suo “vice” Zunico) e per le intemperanze dei propri tifosi, protagonisti di scontri con le forze dell’ordine prima dell’inizio della contesa.
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Serie D/I: la sintesi della 7.a giornata
Il punto. Non si può dire che sia un campionato avaro di sorprese: per la terza domenica consecutiva c’è una capolista nuova. Stavolta ad issarsi sul gradino più alto del podio tocca alla Paganese, vittoriosa di misura a Milazzo, cui riesce il sorpasso sul Modica fermato sul pari al “San Vito” dal Cosenza FC nella sfida tra le uniche squadre ancora imbattute del girone. Seconda batosta di fila per la Vibonese, travolta a domicilio da una Folgore giunta al terzo successo esterno stagionale. Gli ipponiani scivolano così addirittura al quarto posto, scavalcati pure da un sempre più sorprendente Giarre, che con l’aiuto della buona sorte fa il colpo in casa di una Rossanese che non riesce ancora ad invertire la rotta nonostante il ritorno in panca di Zampollini. Sempre di rincorsa Alcamo e Siracusa, che non si fanno male nel rendez-vous del “Catella”, si inserisce in zona promozione il Sapri, prevalso di misura sul Trapani. Il “neutro” di Battipaglia teatro del riscatto della Casertana, che centra il primo successo stagionale ai danni della Rosarnese, quel successo che manca ancora invece al Cosenza 1914 che dopo il ko di Pomigliano vede anzi pericolosamente avvicinarsi l’ultima poltrona su cui da stasera siede solo soletto il Milazzo, al termine di una domenica funestata dalla notizia della prematura scomparsa di Antonio Chiappetta, difensore con la fama di “duro”, stroncato a 34 anni da un male incurabile: per onorare il suo ricordo osservato un minuto di silenzio sui campi di Rossano e Vibo Valentia, gli ultimi calcati dallo sfortunato “Totonno”.
Alcamo-Siracusa 0-0: nulla di fatto al “Catella” in una sorta di spareggio per l’alta classifica. Primo tempo appannaggio dei padroni di casa, ma in attacco per Iovino non è giornata e l’ex di turno Lupo, dopo la tripletta della settimana, non si ripete: nell’unica circostanza in cui il numero nove bianconero centra lo specchio della porta Aprile si salva di piede in angolo. A frenare l’undici di Aiello anche l’infortunio occorso a Di Somma, costretto ad uscire dal campo al 79’ per una distorsione alla caviglia. Il Siracusa da par suo fa valere una migliore organizzazione di gioco contro un Alcamo che per contro paga la giornata opaca del proprio fulcro di centrocampo Guarini. Pari in tutto, anche nei salvataggi sulla linea di porta: ad evitare in extremis la capitolazione per i rispettivi colori prima Bonino sul fronte alcamese poi Boemia da parte aretusea.
Casertana-Rosarnese 2-0: nel silenzio del “Pastena” di Battipaglia si spezza l’incantesimo: la Casertana conquista il primo successo stagionale e comincia forse ad intravedere la fine del tunnel. Dopo un avvio favorevole agli ospiti, con Di Siena che già al 7’ scalda i pugni di Tommei, i “falchetti” prendono il sopravvento: prima conclusione verso la porta amaranto al 24’ ad opera di Costa, poi al 40’ Bertolucci rompe l’equilibrio intervenendo sottomisura su un cross quasi dal fondo di Barone. Non cambia la musica neppure dopo il “rosso” rimediato da Amato a venti minuti dalla fine per somma di ammonizioni: anzi all’85’, dopo un intervento scomposto di Papasidero su Colella in area reggina, il “carioca” Bertolucci si ripete dal dischetto ponendo la parola fine alla contesa.
Cosenza FC-Modica 2-2: giocano a rincorrersi le uniche due squadre ancora imbattute del girone. Parte forte l’undici di Sannino che passa all’11’: Tasca mette giù Gallicchio all’ingresso dei sedici metri ospiti e Aruta sigla dal dischetto il suo primo gol con la maglia dei “lupi”. Ma il Modica dimostra di non essere capolista per caso: poco dopo la mezz’ora Pianese scodella una punizione a centro area, svetta Corbino che incorna nel sacco sull’uscita a vuoto di Amedeo. Al 41’ magistrale esecuzione su punizione dell’eterno Barraco e per i “tigrotti” il sorpasso è cosa fatta. Con entrambe le squadre in dieci uomini dopo il “rosso” per reciproche scorrettezze rifilato a Moretto tra i padroni di casa e a Cacciola tra gli iblei, per la banda di Rigoli il sogno del sacco del “San Vito” sfuma al 73’, minuto in cui su una palla vacante in area modicana sbuca il neoentrato Melillo che da pochi passi batte di forza Merletti.
Marsala-Adrano AB Auto 0-0: di fronte una squadra, il Marsala, a secco di gol da 270’, e un`altra, l’Adrano, privo per squalifica delle due punte titolari, vale a dire Pannitteri e Genova. Risultato: zero in tutto, se si esclude un sussulto iniziale da parte lilibetana provocato da un palo colto da Ciulla al 4’. Al centro dell’attacco azzurro riecco “Ciccio” Erbini, ex dei tempi della C, servito però poco e male. A complicare le cose in casa azzurra ci si mette pure Perdichizzi, che si fa cacciare a cinque minuti dalla fine per somma di ammonizioni.
Milazzo-Paganese 0-1: la Paganese vista al “Grotta Polifemo” non sembra certo squadra da primato: privi per infortunio del proprio cannoniere Romano gli azzurrostellati giocano al piccolo trotto, ma per conquistare i tre punti che valgono il primato solitario basta al 61’ un’incornata del vecchio Scarpa su azione d’angolo. Per contro non demerita un Milazzo volonteroso ma troppo sterile in fase offensiva, e che senza il proprio uomo migliore Riganò, ormai in “rotta” con la società, non riesce a rendersi pericoloso neppure contro un avversario ridotto in inferiorità numerica per oltre mezz’ora dopo il “rosso” rimediato al 54’ da Ianni per somma di ammonizioni.
Pomigliano-Cosenza 1914 1-0: dopo la “scoppola” di Trapani che ha lasciato non pochi strascichi polemici urge un pronto riscatto in casa granata. Bando alla forma si pensa alla sostanza: fuori l’under Sicignano, autore la domenica prima di almeno tre topiche che hanno determinato la disfatta in terra di Sicilia, tra i pali ci va il 36enne Micera. La filosofia di mister Amato che poco regala allo spettacolo alla fine però porta a tre punti d’oro, che maturano già al 36’ quando sulla conclusione di Bonetti che filtra tra una selva di gambe c’è il tocco decisivo di Di Sabato a spiazzare Panico. Una boccata d’ossigeno salutare per Gelotto e compagni, in attesa della riapertura delle liste di novembre: l’attivissimo D.S. Antignani è già al lavoro, nella città dell’Alfa Sud si prevede un notevole tourbillon di arrivi e di partenze.
Rossanese-Giarre 0-1: atmosfera quasi irreale al “Rizzo”: nel giorno del ritorno sulla panchina jonica di Mauro Zampollini un lungo minuto di silenzio onora la memoria del compianto “Totonno” Chiappetta, capitano rossoblu proprio nella stagione in cui gli “elefantini” fecero mirabilie sotto la guida del “mago” di Civitavecchia. I tempi cambiano e gli uomini pure: Zampollini le prova tutte scambiando ruoli e posizioni, ma i Sifonetti e i Galardo di allora non ci sono più, anche se Di Maggio e compagni stavolta almeno ce la mettono tutta per non farli rimpiangere: solo il palo nega la rete all’estroso numero dieci di casa al 55’, sette minuti esatti dopo che la bandierina alzata del segnalinee aveva strozzato in gola l’urlo a Cicchetti che aveva trovato lo spiraglio giusto nell’affollata area etnea. A castigare la Rossanese uno strattonamento di Grassani ai danni di Mondello ai limiti dell’area che costa pure l’espulsione al difensore calabrese: dal dischetto Torre non fallisce e per i bizantini è notte fonda.
Sapri-Trapani 2-1: zitto zitto il Sapri comincia a fare capolino nella parte alta della graduatoria. Più netto di quanto lasci intendere il punteggio finale il successo dell’undici di Bellinvia, oggi espulso per proteste nel finale. Biancoazzurri avanti al 35’ grazie ad un siluro su punizione di Di Maio, ma raggiunti al 42’ quando un’uscita avventata di Russo consente a Cucinella di servire a Bifara una palla che deve solamente essere sospinta in fondo alla porta sguarnita. Nella ripresa il numero uno granata Mistretta si oppone da campione prima su un’altra staffilata da fuori di Di Maio e poi su una punizione di Lio, prima di arrendersi ad un quarto d’ora dal termine alla conclusione dal dischetto di Sparacio, abile a cercare il contatto con Piccolo all’ingresso dei sedici metri ospiti che genera il penalty del meritato successo cilentano.
Vibonese-Folgore Castelvetr. 1-3: nella giornata del ricordo del compianto ex Chiappetta, che proprio nella Vibonese tirò gli ultimi calci la passata stagione, tira aria di crisi in casa rossoblu: seconda batosta consecutiva al cospetto di una Folgore passata al “Razza” con pieno merito. Ospiti micidiali nelle ripartenze in contropiede, da una di queste nasce il primo vantaggio già al 5’: Buetto ispira, N’Doum è in ritardo nella chiusura e Norfo può battere l’esordiente Lovera da pochi passi. Un fuoco di paglia il pareggio del capitano coraggioso Cordiano, che alla mezz’ora incorna in fondo al sacco su angolo di Campo: nove minuti dopo La Vaccara brucia in velocità un impacciato Simoni e va a siglare il nuovo vantaggio rossonero. La definitiva resa degli ipponiani arriva a tre minuti dal fischio finale: padroni di casa tutti sbilanciati in avanti alla ricerca del pari, lancio lungo di Scimemi a pescare Benenati che a tu per tu con Lovera non fallisce il punto della sicurezza per i trapanesi.
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Rossanese (D/I): Ruisi nuovo tecnico?
Rossano14 Ottobre 2004 - Cambio in vista sulla panchina della Rossanese. Domenica scorsa, al termine dell`ennesimo pareggo, la dirigenza cosentina ed il tecnico Carmine Pugliese si sono detti consensualmente "addio" al termine di un rapporto condizionato da non poche contestazioni da parte della tifoseria. Nella gara di Coppa Italia, disputata nel pomeriggio di mercoledì a Vibo Valentia a sedere in panchina c`era Pino Bavaro, preparatore dei portieri della formazione rossoblù. Per la conduzione tecnica della Rossanese sembra essere spuntato il nome di Pietro Ruisi, allenatore palermitano che nel suo "curriculum" ha anche una vittoria nel campionato di serie D alla guida del Messina nella stagione 1997-1998. Probabile che la "riserva" espressa da Ruisi possa essere sciolta nelle prossime ore.
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Cosenza-Vigor Lamezia 1-3
Cosenza 5 Ottobre 2003 - Un autentico tornado si è abbattuto oggi sul “San Vito”: la Vigor Lamezia di Boccolini, che dopo il flop dell’esordio in quel di Trapani non ha più sbagliato un colpo, e si gode ora il secondo posto in solitudine distante un solo punto dalla sorprendente capolista Modica. Contro l’impetuosa ondata biancoverde nulla può un Cosenza alla terza batosta tra le mura amiche e già lontano dalle posizioni che contano. Terribili per i rossoblu i primi venti minuti che hanno di fatto deciso la contesa. Dopo appena un giro di lancette “Nacho” Castillo ha già colpito: lungo lancio di Gaccione, il “puntero” argentino arpiona e fa secco il diretto marcatore prima di infilare Avitabile con un rasoterra a fil di palo. Poi comincia lo show di Lio: il capitano vigorino, di cui nelle passate settimane si vociferava a riguardo di un possibile trasferimento proprio al Cosenza, al 12’ gonfia ancora la rete rossoblu con una staffilata da venti metri su cui Avitabile non è immune da responsabilità. Al 18’ altra frittata del numero uno di casa: la conclusione di Lio dal limite stavolta non pare irresistibile, ma la palla gli sfugge dalle mani e carambola in fondo al sacco. Basiti i diecimila del “San Vito”, la partita che doveva dare una svolta al campionato dei bruzi pare già conclusa dopo neppure la metà del primo tempo. La parziale riscossa per l’undici di Mauro arriva solo al 43’, ma la prima rete stagionale del bomber Vantaggiato, di testa su cross di capitan Lentini, serve solo a salvare l’onore. Poco da dire sulla ripresa: Vantaggiato e Cortese fanno solo il solletico all’attenta retroguardia ospite, sull’altro fronte l’arbitro non infierisce sui padroni di casa sorvolando su un paio di contatti dubbi nell’area di casa. Alla fine trionfa la Vigor formato schiacciasassi che comincia ora a strizzare l’occhio al primato in classifica. Modica permettendo, ovviamente.
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Vibonese-Angri 1-0
A Ricadi primo agognato successo per la Vibonese che risale dall’ultima posizione in graduatoria. Al 44’ l’unica rete dell’incontro: corner dell’argentino Torres, testa di Morelli su cui salva sulla linea una prima volta Galantucci, ma è ben appostato Fanelli che deve solo sospingere la palla in fondo al sacco. Nella ripresa pericolosi i campani al 47’, quando una conclusione da fuori di D’Arienzo timbra la traversa, e quando un’incornata a colpo sicuro di De Rosa viene respinta a pochi passi dalla porta da Marasco. I migliori in campo: Torres (V), Galantucci (A)
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Marsala-Rossanese 2-3
Golpe della Rossanese all’”Angotta”: per i rossoblu si mette male quando già all’8’ Maritato viene trafitto dal diagonale di Sorrentino, ma tempo due minuti e l’ex di turno Amodeo impatta con un destro a mezza altezza che non lascia scampo a Macaluso. Al 14’ gli jonici mettono la freccia: mischia in area azzurra, risolve la zampata vincente di Di Maggio. Al 38’ altra dormita della difesa di casa: la staffilata di Dardanelli centra il montante, sulla ribattuta il più lesto è ancora Di Maggio e Macaluso è battuto per la terza volta. Nella ripresa i lilibetani riescono solo ad accorciare le distanze: al quarto d’ora punizione di Sorrentino, spunta la testa di Prete che consuma anch’egli la sua personale vendetta da ex. I migliori in campo: Sorrentino (M), Di Maggio (R)
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Corigliano-Siracusa 0-2
5 Ottobre 2003 - Il Corigliano non demerita, ma il Siracusa sfrutta con cinismo le amnesie della retroguardia jonica e con un gol per tempo fa sua l’intera posta. Prima rete ospite al 23’ quando Pannitteri è lesto a ribadire in rete su una corta respinta della difesa di casa. La gara si chiude al 74’: corner di Filicetti, torre di Bua e mezza girata nel sacco di Del Vecchio. I padroni di casa recriminano su due conclusioni a botta sicura ad opera di Caputo e Venniro nel corso della ripresa, in entrambi i casi è il montante a sostituirsi ad Aprile. I migliori in campo: Caputo (C), Filicetti (S)
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Ariano Irpino-Rende 1-2
5 Ottobre 2003 - Sul campo di Solofra si sveglia tardi l’Ariano Irpino, alla prima sconfitta stagionale: il Rende mena le danze per tutta la prima frazione e ipoteca la contesa grazie alle reti dopo cinque minuti di Visciglia, a segno con una perentoria conclusione da fuori area, e in chiusura di tempo di Fuentes, che scattato sul filo del fuorigioco insacca sull’uscita disperata di Valiante. Tardiva la reazione dell’undici di Turco nella ripresa: con gli ospiti in inferiorità numerica dal 75’ dopo l’espulsione di Orlando l’unico acuto degli ufitani arriva a tempo ormai scaduto, quando l’ex foggiano Fuentes sfrutta un assist di De Cesare per mettere a segno il punto della bandiera. I migliori in campo: Mingione (A), Perrotta (R)
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Rende-Cosenza 0-1
L’attesissimo derby della Sila, disputato al “San Vito” per motivi di ordine pubblico, diverte i quasi diecimila spettatori presenti soprattutto nel primo tempo: il Rende mantiene a lungo l’iniziativa ma il gran volume di gioco sviluppato dai centrocampisti non trova sbocchi anche a causa della mancanza di una vera punta nello scacchiere di Giugno. Ripresa decisamente più scadente, in una delle rare incursioni in avanti il Cosenza passa: è il 72’ quando Lentini viene messo giù in area da Melfi, sul dischetto va lo stesso capitano rossoblu che trasforma per il punto del successo per i bruzi. E’ la prima rete subita in campionato dal Rende: l’imbattibilità nel numero uno biancorosso Fresta è durata 342 minuti. I migliori in campo: Porchia (R), Lentini (C)
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Fincantieri-Corigliano 2-3
La difesa della Fincantieri in vena di regali, il Corigliano ringrazia ed esce dal velodromo “Borsellino” con i tre punti. Palermitani per primi in vantaggio dopo un quarto d’ora: Tramonte stende in area Di Miceli, è penalty netto che Guarneri trasforma. Cinque minuti dopo e Montesano ripristina l’equilibrio su una primo svarione della retroguardia di casa, poi lo stesso numero numero dieci jonico concede il bis al 38’ finalizzando un assist di Manno. Prima del riposo nuova amnesia del pacchetto arretrato rossoblu e Carnevale può depositare per la terza volta la sfera alle spalle di Maresca. Nella ripresa l’undici dell’Acquasanta riesce solamente a ridurre lo svantaggio, quando al 54’ Li Puma incorna nel sacco su angolo di Speranza. I migliori in campo: Li Puma (F), Montesano (C)
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Rossanese-Sporting Leonzio 3-0
Dopo mezz’ora al piccolo trotto, la Rossanese preme sull’acceleratore e per gli ospiti non c’è scampo. Al 37’ Di Maggio dalla bandierina, De Simone ben appostato sul palo più lontano fa centro con un secco diagonale. Nella circostanza si infortuna il portiere ospite Negro, sostituito da Ferrara. Tre minuti di fuoco tra il 71’ e il 74’: prima Amodeo, appena subentrato a Chiera, raddoppia intervenendo sottomisura su una punizione di Ceraulo. Un minuto dopo l’arbitro vede un infrazione in area dello stesso Ceraulo, dal dischetto La Vaccara si fa respingere la massima punizione da Maritato: per il numero uno rossoblu è il secondo penalty parato in quindici giorni. Sul ribaltamento di fronte arriva la terza rete dei calabresi: perfetto assist di Dardanelli per De Simone, il golden boy rossoblu si incunea e mette ancora a sedere Ferrara per il proprio bis personale. I migliori in campo: Dardanelli (R), Conversano (S)
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Vigor Lamezia-Vibonese 3-1
Il Lamezia stravince il derby del “D’Ippolito” ed è ormai ad un punto della vetta. Primo gol alla mezz’ora: corner di Gaccione, corta respinta di Pergolizzi e mezza girata al volo di Alessandrì nella porta sguarnita. Al 41’ il raddoppio biancoverde: su un lancio di Ancora la difesa ospite rimane colpevolmente ferma, il bomber Castillo ha tutto il tempo di aggiustarsi la palla sul sinistro e di battere ancora Pergolizzi. Tris lametino al 56 con un azione da manuale: cross di Castillo, Tortora rimette al centro di tacco per la conclusione a colpo sicuro di Pippa. Due minuti dopo l’arbitro vede gli estremi per la massima punizione su un contrasto tre Fanelli e Rogazzo nell’area di casa: dagli undici metri Spader rende meno amara la batosta per gli ipponiani. I migliori in campo: Gaccione (Vig), Spader (Vib)
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Trapani-N. Vibonese 3-1
11 Maggio 2003 - Dieci minuti finali da incubo al “Provinciale” per la Vibonese che ora rischia di compromettere la propria stagione. Granata avanti al 16’: batti e ribatti in area ospite, il tocco decisivo è di Marcenò. Immediata la reazione degli ipponiani: al 23’ su cross di Cordiano arriva l’incornata vincente di Melillo, che poi al 32’ si permette pure il lusso di fallire un penalty. La partita pare scadere nella mediocrità, ma all’80’ nuova fiammata degli elimi che tornano a condurre grazie al pallonetto di Amodeo servito da Buscaino, infine al 94’ Marino dà il colpo di grazia agli increduli rossoblu, che tra quindici giorni si troveranno di fronte il Lentini per il primo dei due match che varranno la permanenza in serie D. I migliori in campo: Marino (T), Pergolizzi (N)
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Rossanese-Corigliano 0-0
11 Maggio 2003 - Abbracci per tutti al “Rizzo” al termine di un match in cui non si è visto neppure un tiro in porta. Questo ravvicinatissimo derby che poteva condannare ai playout una delle due contendenti in realtà ha avuto più l’aspetto di una “scampagnata”, tra due formazioni che hanno giocato tutti i novanta minuti più con l’orecchio incollato alla radiolina che non con l’intento di affondare i colpi. Alla fine i risultati degli altri campi hanno fatto sì che il nulla di fatto consentisse alle sorelline dello Jonio di festeggiare entrambe la permanenza in D evitando l’appendice dei playout, con tanti saluti allo spettacolo. I migliori in campo: Tundis (R), Perrotta (C)
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Pro Favara-V. Lamezia 2-2
11 Maggio 2003 - Pareggio ricco di emozioni all’”Esseneto”, alla fine un punto fa contenti soprattutto gli agrigentini che conquistano la matematica salvezza. Al 13’ la staffilata di Burgo su cross di Manganaro coglie impreparata tutta la difesa di casa, ma tra il 18’ e il 19’ micidiale uno-due dei gialloblu, con Contino (di testa su angolo di Tummarello) e Fornò (zampata di sinistro in mischia) che siglano le reti del sorpasso. Al 72’ Berlingeri riprende una conclusione dalla trequarti di Porchia respinta dalla traversa e mette a segno il pareggio per i biancoverdi, la cui stagione proseguirà ora con i playoff che li vedranno opposti a Siracusa e Vittoria. I migliori in campo: Contino (P), Manganaro (V)
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Delianuova-C. Stabia 2-2
11 Maggio 2003 - Contro un Delianuova già sicuro di disputare i playout, lo Stabia guadagna il punto che vale la salvezza matematica. All’8’ “vespe” avanti grazie a Garofalo, che scatta sul filo del fuorigioco e batte D’Agostino sul primo palo. Al 18’ un penalty di Empolo, concesso per un fallo in area di De Michele su Barcellona, ristabilisce la parità, poi al 53’ nuovo vantaggio ospite: cross di Orrico, incornata di Chabat che D’Agostino non trattiene consentendo all’uruguagio di ribadire in fondo al sacco. Catalano sigla a cinque minuti dal fischio finale il definitivo pareggio per gli amaranto, che ora si giocheranno la permanenza in serie D nel doppio spareggio contro il Castrovillari. I migliori in campo: Catalano (D), Chabat (C)
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Castrovillari-Marsala 1-2
11 Maggio 2003 - A sorpresa lo scontro diretto del “Rende” sorride ai lilibetani che si guadagnano la salvezza anticipata, per i “lupi” incapaci di mordere invece la permanenza nella categoria darà tutta da conquistare nell’insidioso doppio derby con il Delianuova. Al 43’ Lucido direttamente su punizione porta in vantaggio una prima volta gli ospiti, ma sempre con una perfetta esecuzione su calcio da fermo Visciglia ristabilisce l’equilibrio dopo dieci minuti della ripresa. Gli azzurri restano in dieci negli ultimi sei minuti dopo l’espulsione per fallo da ultimo uomo dell’allenatore-giocatore Leto, ma trovano ugualmente la rete che vale tutta una stagione al terzo minuto di recupero grazie ad una perfetta ripartenza in contropiede finalizzata da Grammatico I migliori in campo: Visciglia (C), Turano (M)
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